Le Procure ed i Consulenti Investigativi privati: un malanno della giustizia in Italia – Edizione gennaio 2012

Laddove le indagini della Procura languono o falliscono, intervengono i Consulenti Investigativi privati: sono sempre più frequenti i casi di parenti di persone scomparse o vittime di crimini efferati che decidono di assumere simili professionisti, soprattutto al fine di dare maggiore incisività alle indagini.

Ciò perché accade sempre più frequentemente che, a dispetto delle denunce, delle segnalazioni e delle dichiarazioni pubbliche rese dai familiari di vittime di efferati crimini o di persone scomparse, i magistrati non procedano nelle indagini, permettendo che lo scorrere del tempo alteri ogni elemento di prova, e porti ogni caso “difficile” alla naturale prescrizione. Ed a fronte di questa disarmante situazione, le stesse Procure ignorano ogni proposta di collaborazione proveniente dai Consulenti Investigativi, trattando con disprezzo gli appartenenti alla categoria. In questo saggio, Ezio Denti affronta il problema del difficile rapporto con le Procure italiane, le quali, in dispregio del principio secondo cui i Consulenti Investigativi, per licenza rilasciata dalle Prefetture, appartengono a tutti gli effetti alle forze private che dovrebbero contribuire, insieme a quelle pubbliche, alla cura ed alla gestione della giustizia, escludono arbitrariamente e categoricamente ogni sostegno proposto dalle parti coinvolte in casi di sparizione o di crimini violenti.