Altalex – 18 Gennaio 2016

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Massimo Bossetti | “Montare” un video per esigenze mediatiche costituisce un elemento significante nel processo penale?

Rileviamo dalla cronaca giudiziaria odierna che nell’ambito del procedimento penale che vede imputato Giuseppe Bossetti per l’omicidio della giovane Yara Gambirasio, durante una udienza celebrata nei giorni scorsi, il responsabile del RIS di Parma, Col. Giampiero Lago, chiamato a deporre nel contraddittorio delle parti dinanzi la Corte d’Assise di Bergamo, riferisce che un video contenente alcune immagini relative ai passaggi del furgone attribuito all’imputato Bossetti e divulgate attraverso mezzi di comunicazione di massa, in realtà sarebbe stato montato, “concordemente con la Procura…,” per la stampa (“…e i media ne hanno fatto l’uso che hanno creduto…”), a fronte delle pressanti, numerose e insistenti richieste di chiarimenti su questa emergenza…”, frutto quindi di una costruzione ideata, programmata e posta in essere (ad uso e consumo dei media) nel concerto delle volontà della Procura della Repubblica e dello stesso RIS; insomma, ciò è avvenuto per soddisfare le esigenze mediatiche che si accanivano sulla vicenda.